John Hopkins alla scoperta di Monza
C'è una lacuna nella carriera ad alti livelli nel motociclismo di John Hopkins: non aver mai gareggiato a Monza. Il forte pilota californiano del team Crescent FIXI Suzuki colmerà questa mancanza il prossimo fine settimana, pronto ad affrontare per la prima volta i 5.755 metri dell'Autodromo brianzolo ai comandi della propria Suzuki GSX-R 1000, fiducioso di ambire ad un buon risultato grazie ai recenti sviluppi apportati dal binomio Crescent/Yoshimura.
"Non ho mai corso a Monza in carriera", ricorda John Hopkins. "E' strano ritrovarmi dopo così tanti anni a dover imparare da zero un tracciato di questa levatura. Di solito non ho particolari problemi ad adattarmi a nuovi circuiti: imparo il disegno del tracciato dai filmati TV, non credo pertanto ci saranno grossi problemi. In più, chicane a parte, Monza sembra abbastanza semplice."
Tornato nel gruppo di testa in Gara 1 al TT Circuit Van Drenthe di Assen (8° prima dell'interruzione per la pioggia), "Hopper" è convinto di poter dire la sua a Monza, anche grazie ad una ritrovata forma fisica con l'infortunio alla mano destra rimediato a Phillip Island ormai soltanto un lontano ricordo.
"Posso dire con certezza che dopo le due gare di Assen non ho più riscontrato problemi alla mano. In queste due settimane mi sono allenato con la mountain bike e con la moto da cross, sono al meglio della forma fisica. Ad Assen mi sono trovato bene con la mia Crescent FIXI Suzuki, spero adesso a Monza di conquistare i migliori risultati di questo primo scorcio di campionato", ha concluso il nativo di Ramona.
